Pistoia Musei, in partnership con Sky Arte, presenta STORIE DI ARTISTI. Sei artisti raccontati da Aurelio Amendola, una mini-serie dedicata a sei protagonisti dell’arte contemporanea visti attraverso le immagini e i racconti di Aurelio Amendola.
Nell’attesa di poter tornare a vivere gli spazi espositivi, Pistoia Musei in collaborazione con Sky Arte, propone una mini-serie legata alla mostra Aurelio Amendola. Un’antologia, in corso negli spazi espositivi del sistema museale. Sei video-pillole – una ogni sabato sui siti web e sui canali social di Pistoia Musei e Sky Arte – dedicate ad alcuni degli artisti con i quali Amendola ha lavorato nel corso della sua lunga carriera, stringendo con loro rapporti di profonda stima e amicizia. Un racconto intimo e personale che, attraverso lo sguardo ironico e vivace di Aurelio Amendola, svela dettagli insoliti, episodi curiosi e momenti di vita privata.
Sei puntate che ci accompagneranno per tutto il mese di maggio alla scoperta di sei artisti, sei giganti del mondo dell’arte con personalità molto diverse tra loro: sabato 24 aprile la prima puntata con Marino Marini, per continuare poi con Giorgio de Chirico, Alberto Burri, Andy Warhol, Claudio Parmiggiani, e Jannis Kounellis.
La mini-serie è prodotta da Pistoia Musei, realizzata da Metilene Design e Comunicazione e distribuita in collaborazione con Sky Arte.
Marino Marini
In questa prima puntata Aurelio Amendola racconta le origini della sua carriera grazie all’incontro con l’artista pistoiese Marino Marini. Un sodalizio artistico che gli permette di sperimentare e di formarsi nella professione di fotografo d’arte, imparando a utilizzare la luce per far emergere particolari scultorei insoliti e inosservati, ed entrare poi in contatto con il mondo dell’arte contemporanea, conoscendo artisti e collezionisti che gravitano nella cerchia di Marino, da Peggy Guggenheim a Henry Moore e Marc Chagall.
in onda da sabato 24 aprile 2021
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Giorgio De Chirico
Dopo la prima puntata dedicata allo scultore pistoiese Marino Marini, STORIE DI ARTISTI ci porta a Venezia, nel 1972, per passeggiare in piazza San Marco insieme a Giorgio de Chirico.
Il ritratto, divertentissimo, che Amendola ci restituisce è quello di un uomo singolare, spiritoso e geniale. Nell’atmosfera barocca e fiammeggiante di una città lagunare carica di colori e merletti, affollata da turisti e colombi, si muove l’inconfondibile profilo del maestro della metafisica. Superstizioso, con un grappolo di amuleti attaccati alla cintura, Giorgio de Chirico passeggia per le calli veneziane aspettando di essere riconosciuto e fermato per dispensare autografi e battute.
Amendola scatta a de Chirico una serie di foto straordinarie e divenute iconiche, come quella in gondola di fronte a Palazzo Ducale o quella in cui tiene per mano una giovane sposa bianchissima e sorridente: “È una foto metafisica!”
in onda da sabato 1 maggio 2021
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Alberto Burri
Attraverso le parole affettuose e commosse di Amendola, scopriamo un artista schivo e rigoroso ma anche generoso e leale, contraddistinto da una fervente passione calcistica! Dal primo incontro a Roma alla serie fotografica delle Combustioni – ormai divenuta leggendaria – fino al viaggio a New York nel 1978 per la mostra al Guggenheim Museum sulla Quinta Strada e al Grande Cretto di Ghibellina. Un racconto, quello del fotografo toscano, che come sempre stupisce per autenticità e unicità delle esperienze vissute, delle quali anche lo stesso protagonista, ricordandole, spesso si sorprende.
in onda da sabato 8 maggio 2021
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Andy Warhol
in onda da sabato 15 maggio 2021
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Claudio Parmiggiani
in onda da sabato 22 maggio 2021
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Jannis Kounellis
“Con lui – racconta Amendola – mi piaceva come fotografare le sculture, come fotografare Marino e come fotografare Michelangelo: la stessa emozione”.
Nel video Amendola racconta anche le circostanze che lo hanno portato a firmare un’opera dello stesso Kounellis. Così Marco Meneguzzo, curatore della mostra, descrive quest’insolito episodio: “Amendola fotografa un’opera di Jannis Kounellis, consistente in una giovane donna di profilo, seduta, nuda e incinta, inserita in una sorta di cornice. Kounellis vede la foto di Amendola e la firma assieme a lui. Un pensiero superficiale direbbe che, essendo un’opera sua, può permettersi di firmarla, ma non è così, perché il pensiero dell’artista è invece un tributo al fotografo: vede un’opera nuova che ha qualche assonanza con la sua e decide di firmarla, di fatto aggiungendo al proprio catalogo generale un’opera a quattro mani con Aurelio Amendola. L’opera, cioè, non è più di Kounellis: è ‘anche’ di Kounellis…”
in onda da sabato 29 maggio 2021
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