
LE NOTE DEL DESIDERIO – BOLOGNINI E MORRICONE
Omaggio a Mauro Bolognini
In occasione della mostra MAURO BOLOGNINI | UN NOUVEAU REGARD. Il cinema, il teatro e le arti, Pistoia Musei in collaborazione con il festival Presente Italiano propone una rassegna di cinque film di Mauro Bolognini musicati da Ennio Morricone. In totale sono 15 i lungometraggi cui il maestro ha lavorato, componendo e dirigendo la colonna sonora; probabilmente, si tratta del regista con cui ha avuto la collaborazione più duratura.
Le proiezioni, presentate da ospiti ed esperti, si svolgono di domenica alle ore 18 a Palazzo de’ Rossi, eccetto la prima, all’interno del programma di Presente Italiano, al Cinema Roma di Pistoia alle 17:15.
Ingresso gratuito.
Domenica 13 novembre (all’interno di Presente Italiano), ore 17:15, Cinema Roma
Imputazione di omicidio per uno studente (1972, 105’)
Presenta Matteo Marelli (redattore di FilmTv e selezionatore di Filmmaker)
Matteo Marelli è critico cinematografico, redattore della rivista FilmTv. Si occupa del lavoro di selezione per Filmmaker Festival e Presente Italiano. Redattore di Cineforum e Teatroteatro.it, collabora con l’Enciclopedia Treccani, la rivista internazionale Studi Pasoliniani, il quotidiano Il Manifesto e la rivista di critica online Spietati.it.
Italia, 1972. Sono gli anni della disgregazione dell’idea di Stato, della percezione dello scollamento tra il Paese e la sua classe di rappresentazione politica. Non è più tempo di commedia, ma di “pol-pop” (cinema politico-popolare, secondo la definizione di Elio Petri). Bolognini con Imputazione di omicidio per uno studente (film che devia completamente dallo stile bologniniano di quegli anni) affronta le nevrosi del decennio adottando un gruppo di famiglia in un interno come “sismografo”, attento e attendibile, all’erta e ipersensibile, attraverso il quale rivelare le oscillazioni e le scosse, le paure nascoste e le pulsioni segrete, del presente.
Non occorre prenotazione.
Domenica 20 novembre, ore 18, Palazzo de’ Rossi
Metello (1970, 107’)
Presenta Vincenzo Farinella (professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università di Pisa e curatore della mostra)
Vincenzo Farinella è professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università di Pisa. Ha studiato l’arte italiana del Rinascimento nei suoi rapporti con l’antichità classica; si occupa inoltre di pittura dell’Ottocento e del Novecento. Tra le sue pubblicazioni, Alfonso I d’Este. Le immagini e il potere (Officina Libraria, 2014); Raffaello (Istituto della Enciclopedia Italiana, 2016); The Domus Aurea Book (Electa, 2019).
Metello è il film più dichiaratamente politico di Mauro Bolognini: ispirato ad un romanzo di Vasco Pratolini, racconta la graduale presa di coscienza, al tempo stesso sentimentale e politica, di un lavoratore edile nella Firenze di fine Ottocento. Proprio per questo il regista pistoiese ha sentito il bisogno di ampliare il raggio di fonti visive che costituiscono la preistoria figurativa del film. Oltre alla consueta iconografia macchiaiola (evidente negli omaggi rivolti a dipinti di Telemaco Signorini e Ferdinando Buonamici), alcune scene sono state ispirate da celebri tele del verismo sociale di Longoni e Patini. Inoltre, una delle sequenze più drammatiche di Metello, quella che vede i funerali di un muratore caduto da un’impalcatura e la carica dei gendarmi a cavallo per disperdere la manifestazione, rivela uno sguardo attento e partecipe ad un capolavoro del futurismo, Il funerale dell’anarchico Galli di Carlo Carrà.
Domenica 27 novembre, ore 18, Palazzo de’ Rossi
La storia vera della signora dalle camelie (1981, 115’)
Presenta Roberto Cadonici (presidente del Centro Mauro Bolognini)
Roberto Cadonici ha affiancato all’insegnamento la ricerca e l’impegno pubblico. La formazione di italianista si è ampliata nel tempo con l’indagine nel campo del cinema e delle arti figurative. Ha pubblicato numerosi lavori in volume e in rivista: di recente ha curato per la casa editrice “Gli Ori” Palazzo de’ Rossi. Una storia pistoiese (2017), e Venticinque soliste per un coro (2019). Ricopre la carica di Presidente del Centro Mauro Bolognini. È Presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni della nascita di Bolognini (1922-2022).
La storia vera della signora dalle camelie è un film del 1981; il progetto è quello di lasciarsi alle spalle la storia melodrammatica, ripresa dalla Traviata di Verdi, per andare alla scoperta di Alphonsine Plessis, non della Dama di Dumas. Qui Bolognini affronta per l’ennesima volta il tema della prostituzione (basterà ricordare La viaccia e Bubù) e lo fa alla sua maniera, andando cioè a costruire un personaggio che gli serve, mettendo in ombra la storia, per dare luce alla dimensione sociale della sessualità. L’altro elemento ricorrente nella sua filmografia che qui ritroviamo è quello dei meccanismi meta-teatrali: la prima della Dama delle camelie va a inserirsi nella storia raccontata, con un gioco a incastro stavolta plateale, laddove altrove (vedi La venexiana o certe scene di Gran bollito) rimaneva sottotraccia.
Domenica 4 dicembre, ore 18, Palazzo de’ Rossi
Fatti di gente perbene (1974, 120’)
Presenta Andrea Baldinotti (storico dell’arte e curatore della mostra)
Andrea Baldinotti, storico dell’arte, ha studiato all’Università di Firenze con Carlo Del Bravo. Ha approfondito, in numerose occasioni, temi legati all’arte italiana del Quattro Cinque e Seicento, privilegiandone soprattutto il versante iconografico e iconologico; si è rivolto inoltre allo studio di molteplici aspetti della pittura italiana dell’Ottocento e del Novecento, collaborando alla stesura di cataloghi d’esposizioni nazionali e estere.
Una famiglia fra le più in vista dell’Italia dei primi del Novecento; un processo celebre che ne vide coinvolti due membri, i fratelli Tullio e Linda Murri, accusati di aver progettato e attuato l’assassinio del marito di quest’ultima; uno scandalo che divise la società di allora, anche in virtù delle sue scoperte implicazioni di carattere politico. Per Fatti di gente perbene, che Bolognini dirige nel 1974, Ennio Morricone scrive una partitura musicale in cui gli accenti ambiguamente nostalgici, chiamati a commentare l’affetto morboso che unisce i due protagonisti del dramma, si schiudono di volta in volta all’ossessivo reiterarsi, nell’attesa del delitto, del suono di un carillon o al timbro oscuro degli archi, destinati a scandire le fasi incalzanti dell’inchiesta.
Domenica 11 dicembre, ore 18, Palazzo de’ Rossi
Per le antiche scale (1975, 115’)
Presenta Michele Galardini (direttore di Presente Italiano)
Michele Galardini è presidente dell’Associazione culturale Promocinema e direttore del festival Presente Italiano. Ha collaborato negli anni con riviste di critica cinematografica come FilmTv, Mediacritica, CarnageNews e ha curato rassegne monografiche su Tarantino, Lynch, Kubrick e Hitchcock presso il Cinema La Compagnia.
Bolognini adatta per il cinema il primo dei 20 racconti (Dentro la cerchia delle mura) dell’omonima raccolta dello scrittore viareggino Mario Tobino, uscita nel 1972. L’impressione è di stare immersi in un sogno carnevalesco in cui follia ed eros sono due facce del manicomio toscano (nel racconto è a Lucca, nel film San Salvi a Firenze) dove, negli anni ’30, avviene lo scontro ideologico tra il dottor Bonaccorsi (Marcello Mastroianni) e la dott.ssa Bersani (Françoise Fabian). Per il primo la pazzia è un virus, al contrario la seconda ne individua le cause, freudianamente, nelle dinamiche sociali, mentre di là dalle mura si vedono i lampi di una Storia ancora più folle. Il film deve molto alle partiture di Morricone, che accolgono e riverberano quel senso di languida perdizione che pervade ogni stanza e ogni personaggio: un’insonnia che precede l’incubo.