Con Collezioni del Novecento Pistoia Musei presenta nella sede di Palazzo de’ Rossi un nuovo percorso espositivo dedicato agli artisti attivi a Pistoia dai primi del Novecento fino ai giorni nostri. L’allestimento accoglie opere dalla collezione di Fondazione Caript e dalla raccolta del Novecento pistoiese di Intesa Sanpaolo.
Nell’ottica di narrare le animate vicende di un intero secolo fino alla contemporaneità, Pistoia Musei propone questo rinnovato percorso espositivo, una selezione ordinata da Annamaria Iacuzzi, conservatrice delle collezioni del Novecento per Pistoia Musei. Raccontando la vivacità, l’intraprendenza e l’esuberanza degli artisti del XX e XXI secolo, il nuovo allestimento traccia una panoramica rappresentativa dell’epoca. Gli artisti esposti – fra gli altri, Galileo Chini, Andrea Lippi, Eloisa Pacini, Pietro Bugiani, Egle Marini e Marino Marini, Fernando Melani, Gualtiero Nativi, Mario Nigro, Umberto Buscioni e Roberto Barni – erano animati dallo spirito del tempo in cui vivevano: mossi da un’autentica ispirazione, infiammati dalle istanze politiche dei loro giorni, in linea con le ricerche artistiche del momento, spesso in rotta con i metodi accademici e certi conservatorismi. Una rappresentazione della creatività e del tessuto sociale di un passato prossimo, che giunge fino alla contemporaneità con i lavori dei millennials Federico Gori e Zoè Gruni.
Con questo percorso stabile Pistoia Musei conferma la propria attenzione per il Novecento a Pistoia, dando rilievo a una provincia attiva e intraprendente, mai limitata ai confini cittadini ma da sempre pronta e reattiva al confronto con realtà, movimenti e contesti nazionali e internazionali.
Il percorso espositivo si arricchisce della Camera di espansione, uno spazio destinato a ospitare materiali documentari e multimediali o piccole sezioni espositive di approfondimento, come per esempio le opere di In visita. Quest’ultimo è un progetto a cadenza semestrale che prevede l’esposizione temporanea di una o più opere del Novecento, di ambito nazionale e internazionale, in un’ottica di relazione con opere o artisti della Collezione permanente.
Questo percorso museale si inserisce in un più ampio progetto di accessibilità che coinvolge le collezioni, il palazzo e l’area urbana circostante. Zone dell’edificio un tempo non accessibili al pubblico, sono ora proposte ai visitatori come luoghi di benessere e relax, fortemente permeati dall’arte. Anche la Terrazza Grandonio entra a far parte dell’itinerario di visita diventando accessibile e abitabile con arredi a verde ripensati.
Un notevole cambio di prospettiva che apre al pubblico sempre più la sede di Fondazione Caript e crea nuovi percorsi urbani, unendo spazi contigui per una libera circolazione fra i palazzi storici del quartiere: da Palazzo de’ Rossi, passando per la Terrazza Grandonio, verso la Piazzetta delle Scuole Normali circoscritta da San Jacopo in Castellare, dall’Archivio di Stato e dalla Biblioteca Forteguerriana.