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ORIZZONTI APERTI

Niccolò di Tommaso: un pittore tra Firenze, Pistoia e Napoli

Giovedì 27 gennaio ore 18
Don Ugo Feraci storico dell’arte e responsabile delle comunicazioni sociali della Diocesi di Pistoia

Un trittico oggi al Museo di Capodimonte a Napoli ci consegna uno dei pochi punti fermi dell’attività del pittore fiorentino Niccolò di Tommaso. L’opera, firmata e datata 1371, proviene dalla chiesa di Sant’Antonio Abate a Foria a Napoli e conferma, già a una prima occhiata, la continuità stilistica con gli affreschi della chiesa del Tau di Pistoia, interamente decorata ad affresco dal pittore e senza ombra di dubbio suo capolavoro. Nel regno angioino si riconoscono a Niccolò di Tommaso anche le insolite storie di Guglielmo di Gellone, originali prodromi del gotico cortese oggi nel museo di Castelnuovo, ma un tempo nel santuario della Madonna di Casaluce di Aversa. Firenze, Pistoia, Napoli ma anche Capri, dove al pittore è riconosciuto un affresco nella Certosa di San Giacomo commissionato, al pari degli affreschi di Casaluce, da eminenti membri della corte angioina. Di sua mano anche tre dipinti su tavola che nell’iconografia seguono puntualmente alcune pagine delle Rivelazioni di Brigida Birgersdotter, mistica svedese di passaggio da Napoli all’aprirsi degli anni settanta del Trecento e morta a Roma nel 1373. Intrecci d’arte e di storia per una personalità di rilievo del gotico italiano.

BIOGRAFIA
Don Ugo Feraci è nato a Pistoia nel 1980. Ha frequentato la Facoltà di Lettere a Firenze laureandosi in Storia dell’Arte Medievale. Borsista alla Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi (2005/2006) ha poi conseguito, sotto la guida di Miklós Boskovits, un dottorato in Storia dell’Arte dedicato alla ricostruzione del catalogo del pittore fiorentino Niccolò di Tommaso. Dal 2016 è presbitero per la Diocesi di Pistoia. È giornalista pubblicista.

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