
Fra gennaio e marzo 2023 torna ’900 Talks, il programma di approfondimenti dedicato ai linguaggi dell’arte del XX e XXI secolo.
Ispirandosi alle opere e agli artisti presenti nel percorso stabile Collezioni del Novecento a Palazzo de’ Rossi, le tre conversazioni previste propongono temi di confronto artistico e sociale e vedono la partecipazione di critici e artisti in dialogo con Monica Preti e Annamaria Iacuzzi, rispettivamente direttrice scientifica di Pistoia Musei e conservatrice per le Collezioni del Novecento di Pistoia Musei.
La rassegna è inoltre arricchita dalla presentazione di volumi inediti e da piccole esposizioni temporanee.
Tutti gli incontri si tengono a Palazzo de’ Rossi, via de’ Rossi 26, Pistoia, dalle ore 18.
L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria. Alle persone che partecipano all’incontro è riservato il biglietto ridotto alle Collezioni.
Il programma
Giovedì 26 gennaio
Il disegno nella creazione artistica
Conversazione con
Barbara Jatta, direttrice Musei Vaticani
Il disegno e il segno costituiscono una sorta di vocazione cittadina lungo tutto il Novecento: a partire dalla Prima Mostra di bianco e nero nel 1913, tutte le generazioni artistiche si sono confrontate con questo mezzo espressivo anche in elaborazioni di carattere autonomo. Per Sigfrido Bartolini (1932-2007), straordinario interprete della xilografia, il disegno ha costituito elemento propulsivo costante nella propria creazione artistica.
Nell’occasione presentazione della stampa anastatica dell’album di Sigfrido Bartolini, Nulla dies sine linea, 1991-2007 (edizioni Polistampa 2022), alla presenza di Pina e Simonetta Bartolini.
Giovedì 9 febbraio
Corpo come frontiera
Conversazione con
Camilla Boemio, scrittrice e curatrice di arte contemporanea
Zoè Gruni, artista
La ricerca di Zoè Gruni s’incentra sul corpo inteso come luogo di confine. Territorio di separazione e di permeabilità al tempo stesso, esso si apre allo scambio e all’azione partecipata. Il lavoro dell’artista, sempre al limite tra immaginario individuale e collettivo, con il progetto Segunda pele si potenzia di una forte carica politica in cui il corpo, persa la propria dimensione intima e privata, è consapevole oggetto di una realtà ibrida e trasmutante.
Nell’occasione, presentazione del libro di Zoè Gruni, Segunda pele (edizioni Metilene 2023).
Dal 9 febbraio al 5 marzo nella sala Scenari possibili di Collezioni del Novecento, sarà allestita la video-installazione di Zoè Gruni e Alexis Zelensky, Segunda pele, 2017-2019.
Giovedì 9 marzo
Reperto e metamorfosi
Conversazione con
Eva Degl’Innocenti, direttrice del Settore Musei Civici, Bologna
Lorenzo Madaro, docente di Storia dell’arte contemporanea, Accademia di belle arti di Brera, Milano; curatore
Federico Gori, artista
Al centro del lavoro di Federico Gori è il tempo inteso come durata: con la sua circolarità nel ripetersi costante ma con scarti di differenza, esso interviene nella mutazione degli elementi naturali che costituiscono da sempre il linguaggio dell’artista. Nell’opera L’età dell’oro, vincitrice del PAC 2020 per il Museo Archeologico di Taranto, l’esuvia del serpente si carica di un valore simbolico profondo, che, anche grazie al dialogo con i reperti antichi del museo, presagisce la strada per una mutazione corale, per una rinascita plurale.
Nell’occasione presentazione dell’opera di Federico Gori, L’età dell’oro (la muta), progetto del MArTA, vincitore del bando PAC (Piano per l’Arte Contemporanea) del Ministero della Cultura 2020.
Dal 9 marzo al 10 aprile, nella sala Scenari possibili di Collezioni del Novecento, saranno allestite alcune opere della serie in progress, La muta (2023), di Federico Gori.